Partecipazioni e Inviti. Quali sono le differenze?

Ecco: uno dei momenti che dà quel senso di concretezza ad un qualcosa di così intangibile come le nozze è proprio la valutazione e l’impostazione delle partecipazioni. Le idee iniziano a farsi sempre più nomerose e affollate: i colori, lo stile, chi invitare, le buste, le chiusure, taglio amichevole o formale?, la carta… Ma prima di avventurarci in tutta questa serie di dettagli, facciamo un passo indietro e facciamo conoscenza con questi oggetti conosciutissimi ma caratterizzati da dettagli sconosciuti ai più.

Oggi, con il termine “partecipazione” intendiamo in modo generico sia la partecipazione che l’invito, in modo congiunto. Ma, volendo essere precisi, sono due oggetti simili ma con funzioni e caratteristiche diverse, vediamo quali sono e come distinguerli.

Il modo classico di organizzare ospiti e inviti/partecipazione richiede una distinzione tra i due oggetti, principalmente associata all’”importanza” dell’invitato. Fino ad un passato non tanto lontano c’era la tandenza molto diffusa di invitare ai festeggiamenti un gruppo più ridotto di invitati rispetto a quelli invitati ad assistere e a partecipare.

La partecipazione in senso stretto è finalizzata a rendere noto ai nostri invitati che convoleremo a nozze. Riporta quindi, oltre ai nomi degli sposi, le informazioni relative alla (sola) cerimonia, al rito: il giorno, l’ora e i dettagli della chiesa (nome e l’indirizzo) in cui s terrà il rito del matrimonio.
L’invito invece, coinvolge l’ospite nei festeggiamenti delle nozze; è quindi un cartoncino che si aggiunge alla partecipazione e che riporta le informazioni relative alla location dove si svolgerà il ricevimento.

Brevemente potremmo fare un’associazione di questo tipo: partecipazioni-chiesa; invito-ricevimento.

Ad oggi, le differenze tra i due si sono assottigliate o, meglio, si tende a coinvolgere tutti gli invitati anche al ricevimento, motivo per cui la partecipazione e l’invito si fondono in un unico oggetto e il testo riporta le informazioni di entrambi gli appuntamenti (rito e festeggiamenti).

Quando è invece il caso di separare gli invitati (da un lato quelli che saranno coinvolti ad entrambi i momenti e dall’altro quelli che vogliamo aver presenti alla sola chiesa)?
Ci sono diversi motivi o situazioni che potrebbero richiedere una suddivisione di questo tipo. Ad esempio, spesso realizziamo partecipazioni (solo chiesa) per invitare i colleghi d’ufficio con cui non abbiamo tanta confidenza oppure invitare un nutrito gruppo di parenti non propriamente vicini a noi. Aggiungiamo poi l’invito (al ricevimento) per gli ospiti più vicini agli sposi con un cartoncino aggiuntivo: i familiari stretti, gli amici cari, e le persone con cui la coppia ha un rapporto più intimo rispetto alla sola conoscenza.

In casa Morgana Paper Design, oltre ad offrire la suddivisione classica in partecipazione e invito, diamo la possibilità ai nostri sposi di optare anche per uno stesso oggetto che però, in base al tipo di invitato, riporta un testo completo (partecipaizione+invito) nello stesso cartoncino oppure un testo con la sola indicazione della chiesa (solo partecipazione).

Speriamo di avervi dato degli spunti interessanti per le vostre organizzazioni e dissipato qualche dubbio con questo articolo;
per domande e approfondimenti vi aspettiamo nei commenti, sui canali social o per email!

Nel frattempo, vi facciamo i nostri migliori auguri per le vostre nozze!
A presto,

Emanuela
Morgana Paper Design
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Emanuela de Caro